CAMERINO – Presentato questa mattina, alla sala convegni del rettorato di Unicam, il progetto “La capacità di resilienza delle aree storiche innanzi ad eventi climatici o comunque catastrofici”, che vede come capofila un ente di ricerca tedesco, e che è stato
recentemente finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon2020, in
particolare nel pilastro “Societal Challenges”, per un totale di 6 milioni di euro.
Partner del progetto, il Comune di Camerino e l’Università di Camerino. Per questo, oggi, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, e il rettore, Claudio Pettinari, assieme al docente Unicam della Scuola di Architettura e design, Andrea Dall’Asta, hanno presentato nel dettaglio il progetto e le azioni che ciascuno dei due enti sarà chiamato a svolgere, nonché i benefici che il progetto porterà al territorio.
“Sono molto fiero dei rapporti di collaborazione e sinergia in essere finalmente tra il Comune e Unicam – ha detto il sindaco Pasqui – un ateneo che è in prima linea non solo per Camerino ma per tutto il territorio, che sa essere a vocazione internazionale, e ha un ruolo essenziale per la sfida della ricostruzione delle nostre comunità distrutte. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo brillante risultato, che è oggi punto di partenza per un progetto importante e che si affaccia a tutta l’Europa”.
L’obiettivo generale di questo progetto ARCH è sviluppare un quadro standardizzato per la gestione del rischio di catastrofi che permetta di valutare e migliorare la resilienza delle aree storiche ai rischi legati al cambiamento climatico e altre catastrofi naturali, sulla base dei “Dieci Elementi Essenziali per Rendere Resilienti le Città” .E ciò sarà realizzato sviluppando strumenti e metodologie che saranno combinati in una piattaforma collaborativa di gestione del rischio di catastrofi al servizio delle autorità locali e degli operatori, nonché della popolazione urbana e delle comunità di esperti inter nazionali.
ARCH mira a dare un contributo sostanziale al rafforzamento della resilienza delle aree storiche europee ai rischi legati ai cambiamenti climatici e ad altri rischi, sostenendo i policy makers nell’affrontare le esigenze specifiche di tali aree nella formulazione di strategie di protezione e ricostruzione sostenibili. La co-creazione dei risultati di progetto realizzata con il coinvolgimento di istituti di ricerca è quindi al centro dell’approccio di ARCH.
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