Un ragazzo anconetano incanta Parigi: la storia di Maurizio Mariscoli

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Intervista realizzata dal giornalista Daniele Bartocci

Maurizio MariscoliANCONA – Il nuovo idolo di Parigi è un musicista italiano. Il suo nome è Maurizio Mariscoli, e in meno di due mesi è riuscito ad affascinare tutti con le sue brillanti improvvisazioni musicali e jazz al pianoforte. E’ stato il celebre designer newyorkese Kein Cross, fondatore del lifestyle brand La Maison Moderne, ad accorgersi del suo talento e a convocarlo nella capitale francese.

Dopo aver ascoltato alcuni video relativi a un concerto che Maurizio aveva tenuto due mesi prima a Buenos Aires, Mr. Cross ha immediatamente proposto al pianista italiano di lavorare per il Club Rayé, uno dei locali Jazz più stravaganti e chic della città.

“Parigi mi ha adottato – confessa Maurizio – Finalmente posso tirare un sospiro di sollievo, lontano dal grigiore della provincia che immancabilmente tende a soffocare tutti coloro che hanno delle ambizioni artistiche. Ho dovuto sputare sangue, certo, ho dovuto attendere molto prima di poter trasformare la mia passione in un mestiere vero e proprio, ma ora posso finalmente dire di esserci riuscito. Essere pianista a Parigi e riscuotere così tante approvazioni da parte della clientela internazionale che frequenta il Club Rayé, mi riempie di gioia. Ritrovarsi in copertina sul Paris Jazz Club Magazine, far parte della prestigiosa rosa di musicisti che daranno vita alla celebre manifestazione parigina ‘Jazz sur la Seine’, accompagnare cantanti di Broadway del calibro di Shugga D. Rosenbloom e Linda Purl. Chi lo avrebbe mai detto. Eppure, tutto questo mi sta accadendo”.

Possiamo indubbiamente affermare che, nel suo piccolo e senza l’aiuto di nessuno, Maurizio Mariscoli è riuscito a compiere importanti passi avanti nel mondo della musica, tanto da essere oggi considerato uno dei nuovi personaggi ‘Lifestyle’ di Parigi, a testimonianza che il carisma e la forza interiore, alla lunga, possono portarti a raggiungere traguardi importanti.

Soltanto l’altra estate Mariscoli lavorava come pianista al Kiro Kiro, un ristorante italiano situato a Porto Recanati, nelle Marche, e tre mesi dopo era già a Lampung, in Indonesia, dove ha insegnato musica in una scuola superiore di Sumatra e si è esibito in una mini-tournée con un’orchestra autoctona, dove il pianoforte ha formato, con gli antichi e tradizionali gamolan, un’inedita e piacevolissima sinergia armonica.

Dall’arcipelago indonesiano, poi, Mariscoli è sbarcato nella Buenos Aires di Astor Piazzolla, suonando in uno storico club della capitale argentina, La Bohemia Cafe Concert. Ed è stata la tenacia e l’inesauribile volontà di promuovere, tramite web, i video delle sue live performance che hanno permesso al giovane musicista italiano di far battere il cuore di Parigi, e di lavorare al Club Rayé, cocktail lounge bar all’avanguardia riconosciuto anche da siti e guide specializzate come una delle nuove e imperdibili attrazioni turistiche della capitale francese.

Sembra un sogno, ma è tutto vero. Parigi. La città in cui hanno vissuto e sono morti tra i più grandi artisti che la storia abbia conosciuto, da Chopin a Dali, da Picasso a Cole Porter, da Hemingway a Fitzgerald.

“Ora sono qui – conclude il disponibilissimo Maurizio – e cerco di valorizzare ogni giorno ciò che la vita ha voluto regalarmi. Sono consapevole del meraviglioso risultato che ho raggiunto, ma non per questo mi monto la testa; anzi, sarò ora più che mai disponibile ad aiutare chi come me, a costo di enormi sacrifici, sogna ancora di trasformare la sua passione per la musica in un lavoro”.