“The 12th Room Tour” di Ezio Bosso allo Sferisterio di Macerata il 14 agosto

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Ezio BossoMACERATA – Registrato il sold out di tutte le date primaverili del tour “The 12th Room Tour” di Ezio Bosso, il compositore e direttore d’orchestra che ha emozionato l’Italia dal palco del Festival di Sanremo con la sua composizione “Following A Bird”, si aggiungono ora nuove date per l’estate. Prevista anche una tappa nelle Marche: il 14 agosto allo Sferisterio di Macerata, in occasione di “Macerata Opera Festival”.

Con “The 12th Room Tour”, Bosso presenta live in piano solo il suo disco “The 12th Room”. Queste le date primaverili del “The 12th Room Tour” (prodotto e organizzato da Intersuoni Srl, divisione Booking & Management Unit BMU), tutte sold out. “The 12th Room” è un concept album composto da due CD: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. Il disco, registrato quasi interamente live a settembre 2015 durante i concerti al Teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia), è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Subito dopo l’esibizione di Ezio Bosso come ospite al Festival di Sanremo, il disco “The 12th Room” aveva raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia.

Ezio Bosso è un pianista, compositore e direttore d’orchestra nato a Torino. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei.

Dal 2011 Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” pianoforte gran coda Steinway & Son della collezione Bussotti-Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.