San Benedetto del Tronto, in via Laberinto rivivono gli antichi mestieri marinari

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Lo spazio della memoria urbanaSAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si svolgerà martedì 11 agosto, con inizio alle ore 18, in via Laberinto l’iniziativa “Sapori e saperi del Mandracchio”, organizzata dall’Amministrazione Comunale e dall’associazione “Amici di Via Laberinto” in collaborazione con l’associazione “Ribalta Picena”. Nel cuore della vecchia San Benedetto marinara che, seppur cambiata nel corso del tempo, ha mantenuto integro l’assetto urbano de “i pajarà” (nome con cui veniva chiamata la zona di via Laberinto), rivivranno alcuni mestieri tipicamente marinari che per molto tempo sono stati esclusiva fonte di sostentamento di molte famiglie sambenedettesi.

Gli attori della “Ribalta Picena” riproporranno i saperi professionali dei canapini, dei filatori, dei funai, dei marinari, dei pescivendoli, delle retare, delle velare, dei retieri in un contesto unico quale via Laberinto in grado di restituire ancora il sapore autentico del passato.

Al centro della via verrà ricreato il “sentiero dei funai”, con la grande ruota simbolo di “fatica” e “tenacia”, all’interno del quale tutti potranno provare “a filare”. Quanti furono funai in gioventù sono invitati a presentarsi per dimostrare “dal vivo” quello che fu il loro lavoro. Gli altri mestieri saranno dislocati lungo la via e ad intervalli di due ore (alle 19, alle 21 e alle 23, prenotazioni al numero 348.0321551, ingresso gratuito) sono previste delle visite guidate lungo il Mandracchio con l’illustrazione dell’architettura della “casa-bassa” e della “casa cielo-terra”.

“E’ una straordinaria opportunità per chi è a San Benedetto del Tronto in questo periodo – dichiara il sindaco Giovanni Gaspari – poter conoscere, attraverso gli antichi mestieri marinari, gli sforzi e i sacrifici di chi vivendo la propria contemporaneità ha retto e favorito la crescita economica della nostra città rendendola quella che è oggi”.

L’idea, nata dell’associazione “Amici di Via Laberinto”, è anche l’opportunità per il Museo del Mare di San Benedetto del Tronto di uscire dal proprio spazio espositivo per raccontare ancora meglio la storia marinara della città ai residenti ma soprattutto ai turisti presenti in riviera.

“Dopo l’apertura definitiva del polo museale del mare – dichiara l’assessore alla cultura Margherita Sorge – lo sforzo più grande compiuto in questi anni è stato quello di fare del Museo del mare il fulcro della storia sambenedettese. Se residenti e turisti possono, attraverso l’esposizione dei reperti e dei pannelli didascalici, conoscere il nostro glorioso passato è solo grazie ad iniziative come questa che tutti quanti noi possiamo lasciarci emozionare rivivendo una San Benedetto scomparsa ma ancora nel cuore di molti”.