“Magazzino 18” con Simone Cristicchi a Fano dall’11 al 13 dicembre

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Simone CristicchiFANO (PU) – Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante. Racconta di una pagina dolorosissima della storia d’Italia, di una vicenda complessa e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento. Tante piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità: una sedia, un armadio, materassi, letti, fotografie, e altri oggetti, con impressi un nome, una sigla, un numero e la scritta, “Servizio Esodo”.

Dall’11 al 13 dicembre, presso il Teatro della Fortuna di Fano, Simone Cristicchi racconterà questo pezzo di storia italiana, quando in seguito al trattato di pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e quasi 300mila persone scelsero di lasciare le loro terre natali, destinate a essere jugoslave, per proseguire la loro esistenza in Italia. Il “Magazzino 18” che dà nome allo spettacolo altro non è che quel deposito nel Porto Vecchio di Trieste, dove gli esuli – senza casa e spesso prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi verso mete lontane nel mondo – lasciavano le loro proprietà in attesa di poterne tornare in possesso in futuro.

Coadiuvato nella scrittura da Jan Bernas e diretto dalla mano esperta di Antonio Calenda, Cristicchi partirà proprio da quegli oggetti privati, ancora conservati al Porto di Trieste, per riportare alla luce ogni vita che vi si nasconde: la narrerà schiettamente e passerà dall’una all’altra cambiando registri vocali, costumi, atmosfere musicali, in una koinée di linguaggi che trasfigura il reportage storico in una forma nuova, che forse si può definire “Musical-Civile”.

E sarà evocata anche la difficile situazione degli italiani “rimasti” in quelle terre, o quella gravosa dell’operaio monfalconese che decide di andare in Jugoslavia, o del prigioniero del lager comunista di Goli Otok, e altro ancora. Lo spettacolo sarà punteggiato da canzoni e musiche inedite di Simone Cristicchi, eseguite dal vivo.