Macerata, il 12 gennaio al via la mostra di Claudio Colotti

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Macerata, il 12 gennaio al via la mostra di Claudio ColottiMACERATA – Fotolibro, mostra ma anche luogo d’incontro e laboratorio d’idee. Questo è MAI+ “Il sisma nel centro Italia tra volti e macerie”, il percorso fotografico del fotoreporter Claudio Colotti, promosso da MarcheBestWay, che arriva alla Galleria degli Antichi Forni di Macerata con l’intento di tenere accesi i riflettori sul tema del terremoto e di chiamare a raccolta alcune delle associazioni che, a partire dallo scorso anno, si sono impegnate sul fronte del sostegno ai territori colpiti dal sisma.

All’inaugurazione della mostra prevista per domani venerdì 12 gennaio, alle ore 18, ci sarà Alessandra Antonini, la ragazza di Visso che assieme al regista Luca Pagliari ha dato vita a Generazione 6.5 un format giornalistico sul terremoto ma soprattutto sulla capacità e sulla voglia di ripartire. Saranno presenti anche i rappresentati della ProLoco di Ussita, dell’Associazione Sibillini Lab e della nuova scuola di Pieve Torina, rispettivamente le tre realtà alle quali il progetto MAI+ donerà l’incasso ottenuto dalla vendita dell’omonimo fotolibro acquistabile durante la mostra.

“La tappa maceratese di MAI+ vuole essere un momento di confronto costruttivo sul dopo sisma – afferma Colotti – per questo sabato 20 gennaio a partire dalle 17 è stata organizzata una tavola rotonda che vedrà protagoniste tutte quelle associazioni con le quali, da un anno a questa parte, abbiamo collaborato nell’indirizzare i nostri sforzi a favore della popolazione colpita dal terremoto. Dall’Ordine degli Architetti alla Sibillini Lab passando per l’Associazione dei Giovani Architetti, la ProLoco di Ussita ma anche Orizzonti della Marca e il suo fotolibro Camerino la bellezza in tasca ed Epicentro 11 con il loro supporto in chiave artistica”.

La mostra resterà aperta fino al 24 di gennaio: nei giorni feriali dalle ore 17.30 alle 18.30 e nei festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. Su prenotazione sono previste anche eventuali aperture straordinarie per dare alle scuole l’opportunità di svolgere visite guidate assieme all’autore. A tal proposito invitiamo tutti i docenti a contattare Chiara Crisoliti, Presidente dell’Associazione MarcheBestWay, al numero 331 5861421

“MAI +Il sisma nel centro Italia tra volti e macerie” è un viaggio fotografico realizzato nell’arco di due mesi e mezzo dal giornalista marchigiano Claudio Colotti che, a partire dalla prima scossa, ha voluto documentare gli effetti devastanti del terremoto non soltanto sul patrimonio architettonico e artistico, quanto piuttosto sulle persone direttamente coinvolte.

L’autore, da sempre appassionato di fotogiornalismo e fotografia sociale, ha puntato il suo obiettivo alla ricerca delle testimonianze più significative, rispetto ad un evento che ha sconvolto la vita di decine di migliaia di persone. Dal punto di vista geografico, il viaggio iniziato nelle Marche è proseguito in Umbria e si è concluso in Abruzzo.

La mostra promossa dall’Associazione Culturale di Civitanova MarcheBestWay conta 45 stampe di grande formato e rappresenta un compendio ragionato rispetto alla più vasta produzione inserita all’interno del volume fotografico. Il fotolibro, edito sempre da MarcheBestWay, è stato realizzato da tavole fotografiche sciolte tenute ferme da due grossi elastici. Dunque, pensato concettualmente in modo tale da poter essere distrutto e ricostruito dal fruitore. Ciascuna delle 90 fotografie è corredata da una didascalia che riporta direttamente la testimonianza della persona ritratta. Un lavoro di documentazione nato in maniera spontanea e fatto tra la gente comune.

“MAI + Il sisma nel centro Italia tra volti e macerie” vuole essere un’operazione culturale e solidaristica tesa a tenere accesi i riflettori sulla delicatissima fase post emergenza e a donare preziose risorse ai territori messi in ginocchio dal sisma. La mostra ha esordito ad aprile dello scorso anno a Civitanova, poi ha fatto tappa a Pollenza, Asti e Roma presso il Palazzo del Viminale. Dopo Macerata l’obiettivo è di portarla fuori dai confini nazionali.