Crac Banca Marche, si va verso la chiusura dell’inchiesta

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Banca MarcheANCONA – Conclusi gli interrogatori di garanzia chiesti da sei indagati nel procedimento per la bancarotta della vecchia Banca Marche, la Procura di Ancona e’ pronta a tirare le somme con le richieste di rinvio a giudizio.

Potrebbero arrivare entro la fine di luglio le conclusioni dei pm Andrea Laurino, Serena Bizzarri e Marco Pucilli, coordinati dal procuratore Elisabetta Melotti, in particolare per le 18 persone – ex dirigenti di BM e Medioleasing, componenti del vecchio cda fino al 2012, del collegio sindacale e altri funzionari – che nel gennaio scorso avevano ricevuto l’avviso di chiusura indagini nell’indagine sul default miliardario della vecchia BM.

Dopo aver ascoltato la versione degli indagati che hanno chiesto di essere sentiti, gli inquirenti potrebbero aver valutato diversamente alcune circostanze: le difese respingono le accuse, sostenendo l’infondatezza di qualsiasi ipotesi di concorso nella bancarotta o di commistioni d’interessi tra i loro assistiti e affidatari di BM. In ogni caso per le richieste di giudizio o di archiviazione la decisione e’ attesa per fine mese: sia per i destinatari degli avvisi di chiusura delle indagini sia per altri funzionari di BM (gli indagati erano 37, e il numero era cresciuto nel corso dell’indagine prima della scrematura dei 18), che la Procura non ha incluso tra i potenziali imputati.
Tra i soggetti la cui posizione e’ ancora al vaglio dei pm ci sono anche imprenditori, alcuni dei quali inizialmente gravati dell’accusa associativa insieme ai vertici della vecchia BM. L’ipotesi di associazione per delinquere sembra tuttavia essere tramontata, mentre quelle relative ad eventuali contestazioni di appropriazione indebita o di bancarotte non direttamente collegate a Banca Marche potrebbero costituire oggetto di richieste separate di giudizio.