Bilancio positivo per la 33^ Raci all’insegna delle nuove generazioni e dell’innovazione

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MACERATA – Numeri che confermano quelli, positivi, dello scorso anno. La RACI del 2017, la seconda sotto l’egida del Comune di Macerata, ha totalizzato 20.000 presenze per un incasso di oltre 77.000 euro (foto di Luciana Nardella). Ha espresso senso di gratitudine il sindaco Romano Carancini presentando oggi i numeri a bilancio della 33^ edizione della rassegna agricola che quest’anno si è presentata sotto un nuovo logo, caratterizzato dalle 4 parole chiave Radici, Agricoltura, Cibo, Innovazione che, ha affermato il primo cittadino, “ci accompagneranno anche nei prossimi anni”.

“Una rassegna – ha proseguito Carancini – che sa riconoscere in maniera vera l’agricoltura e la capacità del talento, un’esperienza che abbiamo voluto rafforzare cercando di coinvolgere attivamente le persone nelle attività e non farle subire passivamente a chi l’ha animata”. E il sindaco punta sui bambini, i veri protagonisti dell’edizione 2017 della Raci: “In 1.000 hanno partecipato al progetto organizzato da L’Oro della Terra e Legambiente con il concorso Le Marche a tavola. Abbiamo voluto dare loro la possibilità di vivere un’esperienza unica e hanno risposto positivamente alle tante attività che abbiamo proposto”.

In crescita gli espositori che dai 111 del 2016 quest’anno sono passati a 136, 1700 gli addetti ai lavori, 191 i bovini presenti e 25 le aziende provenienti dalle province di Macerata, Ascoli Piceno, Perugia, Ancona, Teramo, L’Aquila e Pescara, la quindicesima Mostra Intersociale Colombofila Adriatica Colombofila è stata presente con 30 allevamenti, 250 colombi, 50 le razze italiane ed estere, 300 le pecore, 10 asini, 80 cavalli, 20 scuderie e 5 spettacoli equestri.

Passando ai numeri delle aziende agricole presenti all’interno del padiglione Agroalimentare sono state 107 (95 nel 2016) organizzate da Coldiretti, Copagri, CIA, Confagricoltura, CNA, CISEI e Confartigianato ha sfornato 3600 maritozzi, 1800 cornetti, 180 pizze al farro, 720 pizze, 90 pizze con canapa e 450 panini. Tredici i laboratori di cucina nell’Area dei Gusti a cura di Mense Verdi Bio del Comune di Macerata, Istituto Alberghiero di Cingoli, Associazione Cuochi Macerata, Copagri, AIS (Enzo Gironella, Cesare Lapadula), 5 i laboratori di cucina nell’area Bio Raci curati da CISEI  che ha organizzato anche 21 laboratori didattici per bambini continui, 7 tipologie differenti di attività per 3 giorni per un totale di 300 i prenotazioni.

A questo vanno aggiunti i 15 incontri nell’area istituzionale del Comune di Macerata animati da Copagri, Coldiretti, Fattorie Marchigiane, Oro della Terra e Legambiente, Massimiliano Colombi, Marco Marcatili, Emanuele Frontoni, L’Istituto Agrario di Macerata, Cluster (Adele Finco) e Identità Contadine (Letizia Carducci). Infine Ristoraci gestito dalla Pro Loco di Piediripa ha servito oltre 1.500 pasti, utilizzate 200 uova solo per le frittate.

“Abbiamo lavorato in una fase non semplice da affrontare ma il lavoro di squadra è stato forte.  Abbiamo quindi il dovere di continuare – ha detto ancora il sindaco – e far crescere l’unica manifestazione dedicata all’agricoltura e al settore agroalimentare di tutte le Marche, una rassegna che, secondo un modo nuovo di pensare, ha portato in fiera la filiera”.

Il sindaco Carancini ha concluso dicendo che entro la prossima estate verranno rese note le date della 34^ edizione della Raci e si è detto ottimista riguardo ai tempi per lo stanziamento ministeriale a favore del progetto O.R.T.I. – acronimo per Occupazione Rigenerazione Territorio Innovazione – presentato dal Comune di Macerata in seguito al bando indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la riqualificazione delle aree periferiche, relativo al centro fiere di Villa Potenza.

Un progetto che riconosce l’area del Foro Boario come un nodo strategico per la città e per tutto il territorio circostante, il cui rilancio sarà capace di rinnovare la tradizione agricola del luogo e combinarla con l’innovazione tecnologica, il tutto ispirato da concetti di rigenerazione urbana, sostenibilità ambientale e zero consumo di suolo.