Autorizzazioni nuovi vigneti, priorità alle piccole e medie imprese

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di Mauro Rutolo

Anna CasiniMARCHE – Priorità alle piccole e medie imprese: questa è il mantra della Giunta Regionale Marche in fatto di autorizzazioni per ampliare le realtà produttive.

Il caso specifico riguarda l’assegnazione delle autorizzazioni per nuovi impianti vitivinicoli sul territorio, la giunta regionale, a riguardo, ha già trasmesso la delibera al ministero delle politiche agricole e forestali, comunicando l’intenzione di riservare il 50% dei nuovi impianti alle aziende aventi appezzamenti di terreno compresi tra 0,5 e 30 ettari a patto che non usufruiscano già di agevolazioni previste dai regolamenti comunitari.

La vice presidente regionale, nonché assessore all’Agricoltura, Anna Casini spiega la scelta motivandola con la volontà della giunta regionale di sostenere ed aiutare quelle imprese di piccole e medie dimensioni che da sempre rappresentano il tessuto produttivo regionale e che, negli anni, hanno portato i prodotti marchigiani ai vertici delle classifiche di qualità.

La filiera regionale di settore, interpellata sull’argomento dalla giunta, ha risposto positivamente, condividendo l’idea di riservare parte delle autorizzazioni, anche per tutelare il patrimonio vitivinicolo marchigiano e coloro cui spetta il riconoscimento per averne innalzato e poi conservato negli anni lo standard elevato.

La decisione della governo regionale è frutto delle nuove politiche europee che autorizzano i nuovi impianti, solo attraverso autorizzazioni, per una quantità non superiore all’un percento del territorio nazionale già dedicato alla coltivazione della vite, o al massimo, e solo nel caso le richieste superassero il territorio disponibile, all’un percento del territorio dedicato alla coltivazione viticola su base regionale anziché nazionale.

Il territorio disponibile ai nuovi impianti nella Regione Marche è attestato intorno ai centosettanta ettari, la delibera regionale prevede per le piccole e medie imprese la riserva del cinquanta percento di questo territorio corrispondenti a circa ottantacinque ettari.